In alcuni articoli del nostro blog abbiamo passato in rassegna la professione del correttore di bozze: chi è, cosa fa, quali competenze e capacità deve possedere, come ci si può formare per intraprendere questa professione e le tariffe standard di remunerazione. 

Adesso vediamo quali sono gli strumenti e come la tecnologia è venuta in aiuto di questa professione. Dall’epoca di Gutenberg ad oggi i tempi sono cambiati e il correttore di bozze non vive acciambellato in piccoli recinti situati nei punti più oscuri e più disturbati delle tipografie, ma lavora a una scrivania, spesso ancora con carta e penna o davanti allo schermo di un computer.

Correzione di bozze consigli

Nello svolgimento del suo lavoro il correttore di bozze utilizza strumenti semplici:

  • Il righello che serve a focalizzare l’attenzione parola per parola su quello che si sta leggendo e correggendo;
  • L’immancabile penna rossa per evidenziare gli errori e le correzioni;
  • Il testo originale da consultare in caso di dubbi;
  • La lente di ingrandimento se il testo è scritto piccolo: per correggere punti, virgole e altri segni di interpunzione è meglio vederci chiaro.

Se questi sono gli strumenti classici del correttore di bozze, più o meno gli stessi che si potevano usare ai tempi di Gutenberg, oggi il correttore di bozze lavora spesso al computer utilizzando programmi specifici di correzione. Oltre agli ormai classici programmi di videoscrittura come MicrosoftWord, LibreOffice o OpenOffice, ecco che in rete si trovano altri servizi che possono essere utilizzati dai correttori di bozze nello svolgimento del loro lavoro:

La correzione di bozze nella pratica

Sia che utilizzi programmi di video scrittura, sia che usi ancora i metodi classici come penna rossa e righello, il correttore di bozze scrive la correzione ai lati del testo (nei margini se scrive a penna) aggiungendo un commento se lavora al computer.

Per rendere più efficace la correzione collega il commento alla frase errata tramite una freccia o una sottolineatura. Se si trovano dei refusi, ovvero degli errori tipografici, si traccia una linea sopra le parole errate e si scrive la correzione a lato (o nei commenti). Quando ci si trova davanti a una sequenza di parole errate, si riporta l’ordine all’interno della frase scrivendo su ogni parola il numero che indica la sequenza esatta. 

Correzione di bozze: le norme redazionali

Ma il grassetto quando lo devo usare? Se voglio citare un testo devo inserire il trattino o le virgolette? Se scrivo una parola in una lingua straniera è meglio utilizzare il corsivo?

Se queste domande non vi sembrano banali o riferite a dettagli di poca importanza, avete la forma mentis giusta del correttore di bozze. Le risposte alle domande di cui sopra si trovano nelle cosiddette norme redazionali, ovvero quell’insieme di convenzioni che regolano la formattazione di un testo scritto.

La difficoltà relativa alle norme redazionali è che non sono assolute e ogni casa editrice ha le proprie, che devono essere seguite in maniera certosina per tutti i libri pubblicati.

Per venire fuori da questo infinito insieme di regole e regolette le case editrici e le redazioni dei giornali vi lanciano un salvagente, ovvero una guida che contiene tutte le norme e i criteri redazionali. 

Il criterio fondamentale quando si tratta di formattare un testo è l’uniformità: siccome ogni casa editrice sceglie le proprie è importante che tutti i testi pubblicati seguano gli stessi criteri di formattazione e che all’interno del testo ci sia una coerenza formale.

Prima di vedere in dettaglio quali sono le principali norme redazionali vediamo come sarebbe un testo se non venissero utilizzate:

Francesco era seduto su una panchina nel parco leggendo un libro e ascoltando la musica con il suo I-Pod. Dopo una mezz’ora lo raggiunge il suo amico Filippo accompagnato dal suo cane. 

“Ciao Francesco, come stai?”

«Ciao Filippo, molto bene grazie, ho ritrovato in un cassetto questo I-Pod con della musica che non sentivo da anni: sto facendo un tuffo nel passato».

Vedete come nella prima riga abbiamo usato le virgolette alte per segnalare il discorso diretto, mentre nella risposta abbiamo usato quelle basse?

C’è anche un altro errore di formattazione, riuscite a individuarlo? 

Questo breve testo che abbiamo scritto non segue delle norme redazionali coerenti e, pertanto, non potrebbe essere pubblicato. 

Regole generali del correttore di bozze

Abbiamo visto che ogni casa editrice fornisce ai suoi correttori di bozze le regole redazionali a cui attenersi; con l’esperienza imparerete anche che ci sono norme standard, omogenee per quasi tutte le case editrici. Le vediamo insieme in questo paragrafo.

  • Punteggiatura: i segni di interpunzione vanno sempre attaccati alla parola che precede e staccati da quella che segue;
  • Doppi spazi: sono facili da individuare se utilizzate un programma di videoscrittura, se, invece lavorate con carta e penna ci vuole un occhio ben allenato.
  • Accento: l’accento si usa su alcuni monosillabi per differenziarli (è ≠ da e, sé ≠ da se). Attenzione alle parole che richiedono l’accento grave e quelle che richiedono quello acuto;
  • Maiuscole e minuscole: la regola generale è che non si debba mai utilizzare le lettere maiuscole nella scrittura di un testo a meno che non si tratti di sigle. Vanno maiuscoli i nomi geografici e le entità storiche o politiche: città, stati, continenti, regioni; l’Impero Ottomano, gli Stati Uniti d’America.
  • Corsivi e grassetti: il corsivo va utilizzato per i titoli di volumi o di articoli, per le parole straniere non entrate ancora nell’uso corrente della lingua italiana, le citazioni latine. Il grassetto va evitato a meno che non si scriva per il web;
  • Virgolette: per indicare citazioni brevi si utilizzano le virgolette basse  [« »], mentre per evidenziare singole parole si utilizzano gli apici [“ ” ];
  • Citazioni: quando sono più lunghe di tre righe non si utilizzano le virgolette ma si inserisce la citazione utilizzando un carattere più piccolo e facendo rientrare il testo sia a destra che a sinistra; negli altri casi si inseriscono tra virgolette.

Speriamo di essere stati chiari in questa breve spiegazione sulla correzione di bozze e l’infinito universo delle norme redazionali, se vi interessa invece un approfondimento sulla punteggiatura ne abbiamo parlato in un altro articolo del nostro blog!