Ti sale un brivido lungo la schiena ogni volta che trovi un refuso su una pagina web? Correggi i messaggi su WhatsApp dei tuoi amici? Bene, potresti avere le carte in regola per diventare un ottimo correttore di bozze! 

In questo articolo del nostro blog ti spieghiamo passo per passo cosa fa un correttore di bozze, quale sia il percorso formativo da seguire per intraprendere questa professione e quali caratteristiche e competenze servono per svolgere questo lavoro, in sostanza: come si diventa correttori di bozze.

Il correttore di bozze è una delle figure più ricercate del mondo editoriale; se vogliamo definire questa professione possiamo descrivere il correttore di bozze come lo specialista o la persona incaricata di leggere un testo prima che venga pubblicato con lo scopo di trovare e correggere errori siano essi di battitura, ortografici o di altro tipo, quali ripetizioni o errori di sintassi. 

Il testo su cui lavora è, come dice il nome, una bozza, un testo non definitivo, che può essere di qualunque tipo: dal manuale scolastico, alle istruzioni della lavatrice. Tutto, ma proprio tutto per un correttore di bozze merita la stessa attenzione e la stessa cura dei dettagli.

H2 Come diventare correttore di bozze: le qualità richieste

“Il correttore di bozze non si divide: è quello che è, ma ciò non semplifica le cose. Il correttore di bozze fu inventato verso il 1440: quando, cioè, il signor Gutenberg, inventata la stampa propriamente detta e tirata una bozza della sua prima composizione tipografica, trovò, nella seconda riga, una signora elefante al posto di una signora elegante. Allora il signor Gutenberg lanciò un grido di trionfo: aveva inventato l’errore di stampa. Poi, letta attentamente tutta la bozza segnò a penna 25 dei 57 errori disseminati nel foglio e, infine, imprecò duramente contro il socio Füst che, poveretto, non ne aveva la minima colpa. Così, ad un tempo, inventò anche il correttore di bozze e il proto. Il correttore di bozze vive acciambellato in piccoli recinti situati nei punti più oscuri e più disturbati delle tipografie, essendo, il suo, un lavoro che richiede calma e ottima visibilità”

(G. Guareschi, La donna elefante, Henry Beyle, 1967)

Con queste parole Giovannino Guareschi, il celebre scrittore inventore della saga di Don Camillo e Peppone, descriveva la nascita del correttore di bozze.

Precisione, attenzione al dettaglio e una grande, grandissima, passione per la scrittura: sono queste le doti che un buon correttore di bozze deve avere. Ovviamente sono tutte qualità che, per quanto innate, possono essere migliorate tramite l’impegno e la dedizione

Ci sono anche altre competenze che chiunque voglia intraprendere questa professione deve possedere, vediamo insieme quali sono:

  • Avere un’ottima conoscenza della lingua e della grammatica italiana;
  • Avere un’ottima conoscenza delle norme redazionali;
  • Avere un’ottima velocità di lettura;
  • Avere un forte desiderio di approfondimento;

A queste doti e competenze aggiungete una vista molto acuta e allenata e avrete il perfetto correttore di bozze 🙂

Come diventare correttore di bozze: formazione 

Non c’è un percorso formativo standard che prepari alla professione di correttore di bozze anche se una laurea in Lettere è ovviamente molto utile e molti annunci di lavoro la inseriscono come requisito fondamentale. 

Esistono anche corsi specifici in editoria e correzione di bozze il cui prezzo varia dai 140 agli 800 euro, alcuni dei quali prevedono anche la possibilità di svolgere tirocini presso case editrici. 

Se volete iniziare questa professione da autodidatti vi consigliamo due letture imprescindibili:

  • Roberto Lesina, Nuovo Manuale di Stile, Zanichelli: un testo destinato a chi scrive o redige testi non letterari; contiene informazioni utili per la stesura di articoli, relazioni, monografie, saggi, tesi di laurea. Il manuale suggerisce come impostare, organizzare e impaginare il testo, come trattare titoli e paragrafi, nomi, numeri e simboli, illustrazioni e tabelle, riferimenti e note;
  • Marilì Cammarata, Il correttore di bozze, Editrice Bibliografica: passa in rassegna il mestiere del correttore di bozze tra passato, presente e futuro, i cambiamenti introdotti dalla correzione a video, la figura professionale del correttore e le varie fasi della correzione della bozza.

Come diventare correttore di bozze: sbocchi lavorativi

Il lavoro del correttore di bozze è uno di quei classici mestieri che si impara sul campo, non essendo ancora una professione autonoma o riconosciuta. Solitamente il correttore di bozze trova il suo impiego in due ambienti lavorativi principali:

  • Le case editrici;
  • Le redazioni giornalistiche.

Nelle case editrici la figura del correttore di bozze si sovrappone a quella dell’editor, o curatore editoriale, mentre nelle redazioni dei giornali il suo ruolo può essere svolto anche dal redattore capo, il quale ha la responsabilità di controllare e assicurarsi che tutto ciò che viene pubblicato sia privo di errori. 

Negli ultimi anni, accanto all’impiego nelle case editrici e nelle redazioni giornalistiche, tanti correttori di bozze lavorano come freelance

Per diventare un ottimo correttore di bozze l’importante è fare tanta, tantissima esperienza: sia che si voglia trovare un impiego in una casa editrice, sia che si preferisca la strada dell’autonomia e si scelga di diventare un professionista che lavora come freelance. 

Fare esperienza, verissimo, ma dove? 

Quello che vi consigliamo è di stilare una lista delle redazioni e case editrici presso le quali vi piacerebbe lavorare e contattarle tramite e-mail, proponendovi per periodi di stage o di apprendistato. Il titolo di studio richiesto per diventare correttore di bozze è il diploma di scuola media superiore, anche se una laurea umanistica è considerato un titolo preferenziale.

Quanto guadagna un correttore di bozze 

Ve lo diciamo subito: se volete diventare ricchi il mestiere del correttore di bozze non è la strada da scegliere. Ma a voi topi da biblioteca, discendenti dei monaci amanuensi, non interessano troppo le ricchezze materiali, sennò non sareste qui a leggere il nostro blog! 

Se comunque volete farvi un’idea di quanto guadagna un correttore di bozze qui trovate le tariffe per ogni cartella (la cartella standard corrisponde a 1800 battute spazi inclusi):

  • Da un minimo di 1 euro e 50 fino a un massimo di 2, 6 euro e 50 IVA esclusa per testi non scientifici;
  • Da un minimo di 2, 3 euro e 50 a un massimo di 9 euro IVA esclusa per testi di medicina o scientifici che richiedono più impegno e competenze.